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Il participio viene impiegato per costruire una subordinata oggettiva, cioè una proposizione che corrisponde ad un complemento oggetto ed è retta da verbi come sanoa (dire), kertoa (raccontare), ilmoittaa (annunciare), uskoa (credere), tietää (sapere), kuulla (sentire, udire), nähdä (vedere), pelätä (temere) e simili.
Questa subordinata costruita con il partitivo è in una forma che si può definire implicita. Una tale proposizione può sempre essere esplicitata trasformandola in una proposizione oggettiva introdotta dalla congiunzione että.
Anche in italiano una proposizione oggettiva può essere esplicita ed essere introdotta dalla congiunzione che oppure può essere implicita ed essere formata dalla preposizione di e l’infinito del verbo.
In italiano però una subordinata oggettiva implicita è possibile soltanto quando il soggetto della proposizione principale e della subordinata (oggettiva) sono identici.
In finlandese invece è sempre possibile costruire una proposizione oggettiva mediante il participio, anche se i soggetti della frase principale e della subordinata sono diversi.
Una subordinata oggettiva implicita si costruisce con qualunque forma di participio, attivo o passivo, presente (1° participio) o perfetto (2° participio).
Il participio si trova sempre in accusativo singolare in –n , cioè nella forma di accusativo che è uguale al genitivo.
Si usa il participio presente (1° participio) quando le azioni espresse dal verbo della proposizione principale e della subordinata (col participio) sono contemporanee oppure l’azione espressa dal verbo della subordinata è posteriore (si svolge cioè inm un tempo futuro rispetto a quella della principale).
Quando l’azione della subordinata è anteriore a quella della proposizione principale il participio sarà nella forma del perfetto (2° participio).
È importante fare attenzione al fatto che il tempo del participio non dipende dal tempo del verbo della proposizione principale, ma dal rapporto di contemporaneità/posteriorità o anteriorità tra le due azioni che i verbi esprimono. Pertanto anche se il verbo della frase principale fosse in un tempo passato il participio sarebbe al presente (1° participio) se l’azione della subordinata fosse contemporanea o posteriore a quella della principale.
contemporaneità nel presente - 1° participio |
Tiedän sinun asuvan Espoossa (= tiedän, että asut Espoossa) |
So che abiti a Espoo |
posteriorità nel presente - 1° participio |
Luulen sinun tulevan (= luulen, että tulet) |
Penso che verrai |
contemporaneità nel passato - 1° participio |
Toivoin hänen olevan läsnä (= toivoin, että hän olisi läsnä) |
Speravo che fosse presente |
posteriorità nel passato - 1° participio |
En tietänyt teidän tulevan (= en tietänyt, että olisitte tulleet) |
Non sapevo che sareste venuti |
anteriorità nel presente - 2° participio |
Luulen hänen lähteneen (= luulen, että hän on lähtenyt) |
Penso che sia partito |
anteriorità nel passato - 2° participio |
Luulin hänen jo lähteneen (= luulin, että h än oli jo lähtenyt ) |
Pensavo che fosse già partito |
Per quanto riguarda il soggetto della subordinata oggettiva col partitivo, si possono individuare tre distinte situazioni:
(a) la proposizione principale e la subordinata hanno lo stesso soggetto : al participio in accusativo in –n è sufficiente aggiungere il suffisso possessivo corrispondente alla persona del soggetto della frase principale (in italiano questo è il caso della subordinata implicita formata da di seguito da infinito );
Tiedän olevani oikeassa (= tiedän, ett ä olen oikeassa) |
So di aver ragione (= so che ho ragione) |
Pääministeri ilmoittaa eroavansa (= pääministeri ilmoittaa, että hän eroa) |
Il primo ministro dichiara di dimettersi (= il primo ministro dichiara che si dimette) |
Lauri kertoo nähneensä Veeran (= Lauri kertoo, että hän on nähnyt Veeran) |
Lauri racconta di aver visto Veera (= Lauri racconta che ha visto Veera) |
Te sanotte tarvinneenne apua (= te sanotte, että olette tarvinneet apua) |
Voi dite di aver avuto bisogno d’aiuto (= voi dite che avete avuto bisogno d’aiuto |
(b) la proposizione principale e la subordinata oggettiva hanno soggetti diversi: il soggetto della subordinata oggettiva col partitivo è espresso in genitivo e precede di solito il participio;
Minä luulen Villen olevan sairas (= minä luulen, että Ville on sairas) |
Io penso che Ville sia malato |
He näkivät taksin jo sapuneen (= he näkivät, että taksi oli jo saapunut) |
Essi videro che il taxi era già arrivato |
(c) la subordinata oggettiva è impersonale e manca dunque un soggetto espresso: il participio è nella forma passiva come lo sarebbe il verbo della subordinata se venisse esplicitata come una frase introdotta dalla congiunzione että.
Kuulen puhuttavan minusta (= kuulen, että puhutaan minuta) |
Sento che si parla di me |
Tiedämme keskustellun taloudesta (= tiedämme, että on keskusteltu taloudesta) |
Sappiamo che si è parlato di economia |
Negli ultimi due esempi il participio passivo non regge alcun complemento diretto. È tuttavia possibile che dal participio passivo dipenda un complemento oggetto.
Si ricordi che il passivo in finlandese è impersonale e può reggere un complemento oggetto, mentre in italiano il complemento diretto del verbo attivo diventa il soggetto del verbo passivo.
Consideriamo dunque i seguenti esempi in cui la subordinata oggettiva è esplicita e contiene un verbo passivo:
Näin, että katto korjattiin | Ho visto che il tetto è stato riparato |
Kerrotaan, että talo maalattiin punaiseksi | Raccontano che la casa fu dipinta di rosso |
Se le subordinate oggettive vengono rese implicite mediante il participio, gli esempi seguenti diventano:
Näin katon korjatun |
Talo kerrotaan maalatun punaiseksi |
In entrambi i casi siamo in presenza di un accusativo, nel primo caso dell’accusativo in –n mentre nel secondo caso dell’accusativo senza desinenze.
Il fatto che si tratta di accusativi può essere verificato se si considerano i seguenti esempi in cui i complementi diretti sono dei pronomi personali, per i quali esiste un'unica forma di accusativo.
Luulen hänet viedyn kouluun (= luulen, että hänet vietiin kouluun) |
Penso che sia stato portato a scuola |
Sanotaan meidät vietävän uimahalliin (= sanotaan, että meidät viedään uimahalliin) |
Dicono che ci portano in piscina |
Una proposizione subordinata può anche fare da soggetto ad una proposizione principale. Questa subordinata è detta soggettiva e si trova in finlandese con verbi come näkyä (essere visibile, vedersi), näyttää (sembrare), kuulua (sentirsi), tuntua (sentirsi).
Come la subordinata oggettiva anche la subordinata soggettiva è introdotta dalla congiunzione että nella forma esplicita e può essere trasformata in implicita mediante un participio.
Näkyy, että kirja on pöydällä | Si vede che il libro è sul tavolo |
Näyttää, että olet saanut palkinnon | Sembra che tu abbia ricevuto un premio |
Näyttää, että auto myytiin | Sembra che l’auto sia stata venduta |
Il soggetto della subordinata rimane in nominativo diventando il soggetto del verbo della proposizione principale (con il quale dovrà concordare).
Kirja näkyy olevan pöydällä |
Sinä näytät saaneen palkinnon |
Auto näyttää myydyn |