Il complemento oggetto è in accusativo quando:

• la frase è affermativa
• l'azione produce un risultato (cioè non indica solamente lo svolgimento di un'azione)
• l'oggetto è una quantità definita o numerabile

Come si è già visto l'accusativo ha due diverse forme per il singolare (accusativo I e II) e una forma per il plurale.
Inoltre i pronomi personali hanno un vero e proprio caso accusativo (cioè una desinenza propria dell'accusativo, non derivata dalle desinenze di altri casi).

Per quanto riguarda l'accusativo singolare, a ciascuna delle due forme corrisponde un uso diverso e distinto. La scelta di quale accusativo singolare usare in una determinata frase non è dunque facoltativa ma determinata dal ruolo o dal significato del complemento oggetto all'interno della frase.

Si usa l'accusativo I singolare (accusativo in -n) quando nella frase vi è un soggetto ed il verbo è transitivo.
Il complemento oggetto sarà in accusativo I (accusativo in -n) quando si tratta di una quantità definita o numerabile.

In pratica quando la frase ha un soggetto e un verbo transitivo si usa l'accusativo I tutte le volte in cui non è richiesto il partitivo.

Mentre la regola sull'utilizzo dell'accusativo I singolare è residuale rispetto alle regole d'uso dell'oggetto in partitivo, l'accusativo II singolare (accusativo senza desinenze) esprime il complemento oggetto solo in casi ben determinati:

1) quando il verbo della frase è all'imperativo

2) quando il verbo è passivo. Il passivo in finlandese è impersonale pertanto regge il complemento oggetto, che corrisponde normalmente al soggetto della frase con verbo passivo in italiano.

Non ci si faccia trarre in inganno dalla traduzione. I due esempi in finlandese non hanno soggetto e il verbo regge un complemento oggetto che va in accusativo II (accusativo senza desinenze).
Per evitare confusione le due frasi precedenti possono anche essere tradotte nel modo seguente:

3) in dipendenza da costruzioni impersonali (analogamente a quanto avviene con verbi al passivo):

a. costruzioni impersonali che esprimono l'idea di dovere, di necessità (pitää, täytyy, on pakko, olla + participio presente)

b. altre costruzioni impersonali sul modello di: (jollakulla) on aika, (jonkun) on vaikea

4) nel dizionario quando un verbo regge l'accusativo, questo è nella forma dell'accusativo II. L'accusativo II è richiesto perché il dizionario riporta il verbo all'infinito (è come se si trattasse di una costruzione impersonale), ma questo indica solo che il verbo regge l'accusativo (in una qualunque delle sue forme) e non il partitivo.

L'accusativo plurale e l'accusativo dei pronomi si usano in tutti i casi descritti in precedenza in cui è richiesto l'accusativo (e non il partitivo) per esprimere il complemento oggetto.