I modi del verbo si dividono in due gruppi:
• modi finiti: sono quelli che hanno nel singolare e nel plurale una desinenza propria per ogni persona. Essi sono quattro: indicativo, condizionale, potenziale e imperativo
• modi infiniti o forme nominali del verbo: non hanno desinenze personali, ma presentano una forma unica per tutte le persone. Vengono definiti forme nominali perché questi modi vengono declinati come i nomi. Essi sono: infinito e participio
Il finlandese non ha il congiuntivo. Alle forme italiane del congiuntivo presente e passato corrispondono in finlandese l'indicativo presente e perfetto. Il congiuntivo imperfetto e trapassato sono resi con il condizionale presente e passato.
Il modo potenziale si usa per indicare un'azione possibile, ma di cui non si ha certezza. Si tratta di un modo utilizzato principalmente nel finlandese scritto, che è invece usato molto di rado nella lingua parlata. Può essere sostituito dalle forme dell'indicativo rafforzate da avverbi come ehkä, kai (forse), luultavasti (probabilmente).
I tempi del verbo finlandese sono quattro, due tempi semplici: presente e imperfetto; due tempi composti: perfetto e piuccheperfetto.
I due tempi composti si formano mediante l'ausiliare olla seguito dal participio perfetto (2° participio).
perfetto | olen lukenut | ho letto |
olisit tullut | saresti venuto | |
lienette sanoneet | potete aver detto | |
piuccheperfetto | olit tehnyt | avevi fatto |
Nel modo indicativo si trovano i quattro tempi.
L'imperfetto indicativo finlandese assorbe due tempi italiani: imperfetto e passato
remoto. Esso viene usato anche quando in italiano si userebbe il passato prossimo
indicativo.
Il perfetto indicativo finlandese corrisponde per significato e formazione al passato
prossimo italiano, ma non sempre il loro uso coincide.
Il piuccheperfetto indicativo finlandese corrisponde al trapassato prossimo e al
trapassato remoto italiani.
Condizionale e potenziale hanno solo i tempi del presente e del perfetto.
In finlandese manca il tempo futuro. Generalmente si usa il presente indicativo. Esiste comunque una costruzione perifrastica con valore di futuro (tulla + 3° infinito illativo).